Anzitutto silenzio di Pascal Amoyel

Mi ricorderò sempre del giorno in cui passeggiavo in un parco quando sentii una musica che mi sembrava venire da un altro mondo. Erano anni che studiavo il pianoforte, però non la conoscevo. Era di una dolcezza quasi irreale, come se toccasse in profondità e non sembrava essere ancora stata rivelata. Mi avvicinai poco a poco alla sorgente sonora e fui preso da una vertigine: stavo ascoltando un’opera a cui stavo lavorando da anni e non l’avevo riconosciuta! Non per una diversa interpretazione o per qualche altro motivo, ma perché in quell’istante preciso non mi aspettavo di ascoltare musica, a tal punto da perdere ogni riferimento. Una specie di vacillamento nella non conoscenza mi aveva fatto cadere in uno stato di ascolto totale.