Vedere, azione ultima

  ERIC  BARET Vedere, azione ultima   Traduzione di Maurizio Redegoso Kharitian   3M: Che cosa intendiamo con la parola tradizione? Eric Baret – La tradizione é l’arte di ascoltare senza aspettativa. Tutte le altre tradizioni sono delle forme di caricature, dei prolungamenti di quest’arte primordiale. Quest’arte può essere espressa sotto la forma della teologia […]

Ascoltare la realtà di Eric Baret

(da 3emillenaire n° 98, a cura di Luciana Scalabrini) D.     La società impone degli obblighi, dappertutto, dovunque ci si giri. Ho l’impressione  di passare da una cosa che devo fare  un’altra che devo fare  e così via. Tutto questo mi mette in una tensione costante, a un grado più o meno alto. Come aggiustarsi in […]

Il corpo e il pensiero sono completamente condizionati. La sola libertà è vedere questi condizionamenti! di Eric Baret

Tratto dall’archivio di 3emillenaire, a cura di L. Scalabrini. D. Perché aver lavorato tanto tempo ad un approccio corporale, mentre tutti i maestri delle grandi tradizioni non hanno smesso di ripetere che non si è il corpo e non si è il pensiero? E.B.    Prima di dire ciò che non si è, bisogna conoscere. Dire […]

Reintegrazione di Eric Baret

La paura di non esser niente è allo stesso tempo la porta per essere. Finchè non si ascolta la paura, tutte quelle a cui si fa fronte sono paure subalterne. La paura primordiale è la paura originale. Prima o poi la si deve liberare da ogni oggettivazione e lasciarla imporsi in tutta la sua follia, la sua violenza. Quel passaggio è indispensabile. A poco a poco si realizza che si dice costantemente no alla paura, coprendola di concetti di giustificazione o di condanna.

Lasciare libera la percezione di Eric Baret

Finché una cosa è ascoltata, c’è condizionamento. Un oggetto ascoltato è indissociabile dal soggetto che ascolta. Il soggetto non è indipendente dall’oggetto. Il tentativo dello yoga di ascoltare un oggetto non mira ad un ascolto puro della percezione, il che non esiste, ma lo spostamento dell’accento è da ciò che è ascoltato all’ascolto stesso. Per ragioni pedagogiche e pratiche, bisogna prima ascoltare qualcosa, ma siccome non è messo nessun accento su ciò che è ascoltato, l’oggetto è sentito libero da ogni relazione psicologica. Quando una percezione si lascia senza attesa, essa si dispiega naturalmente. Tutto ciò che si esprime, non può che morire.

L’emozione essenziale di Eric Baret

Se ogni volta che vedete le notizie alla televisione, siete traumatizzati dalle immagini dei bambini assassinati in Irak o altrove, astenetevi dal guardare la televisione. E’ una fuga, ma risponde alla non disponibilità del momento e deve essere ascoltata per potervi lasciare un giorno. Un militare avrà un altro sguardo!

La morte di Eric Baret

3ème  Millénarie n. 65 – Traduzione della Dr.ssa Luciana Scalabrini D: Mi piacerebbe sentire qualcosa sulla preparazione alla morte, sul suo senso, sul modo in cui si potrebbe prendere per affrontarla. E’ una domanda troppo pesante per voi? R: No, è leggera. Non c’è scelta. Si vive esattamente come si muore e si muore come […]

La natura delle cose, è l’amore di Eric Baret.

Eric BARET fedeltà a questo amore, è una vera fedeltà. Ma ogni volta che amo qualcuno, ogni volta che voglio essere amato, sono infedele alla mia autonomia e questa infedeltà costa molto cara: essa mi divide dalla mia risonanza, dall’amore vero La fedeltà all’amore non è qualcosa da fare, è ciò che si compie costantemente, tranne quando voglio amare o essere amato. Allora è un tradimento, un’impostura:l’ego che prova ad afferrare qualcosa. Amare qualcuno è una proiezione, un fantasma – proprio come non amare qualcuno.

Una vita senza storia di Eric Baret.

3ème Millénarie n. 47 – Traduzione della Dr.ssa Luciana Scalabrini D. In questi anni, non si vive in un sogno doloroso? R. Tutti i sogni sono dolorosi. D: Ma c’è la felicità che esiste nel sogno, come c’è la pena… R: Certo, è questo che è doloroso. Ma la natura del sogno, è il risveglio; […]

Non si può essere liberi domani di Eric Baret

3ème Millénarie n. 51   E.B: Un incontro non è che un gioco. Giocare è essenziale. Per divertirsi. Bisogna essere dei bambini, cioè liberi dalla storia, dalla pretesa di sapere qualcosa, di essere qualcosa o di diventare qualcosa. Non ho nessuna risposta, non sono una biblioteca. Giocare potrebbe essere ascoltare se stesso. Se una sensazione, […]