Tao Te Karl di Karl Renz

3emillénaire n°96. La virtù suprema è come l’acqua serve a tutti senza fare differenza, va dove nessuno può andare E’ molto vicina al Tao. Tao Te King Tutto è esattamente come è, perché l’Essere si manifesta così e non altrimenti. Essere ciò che non puoi non essere, o meglio, ciò che sei assolutamente anteriore a […]

Nessun luogo dove atterrare di Karl Renz

Per me un sorso di caffè è la indicazione migliore. Non puoi chiamarlo “cuore”, non puoi bere il tuo cuore a piccoli sorsi e il nettare che puoi bere è come un nettare di seconda mano, la dolcezza del cuore è come una dolcezza di seconda mano, ecco tutto. E’ per questo che cerco sempre di indicare che, ogni volta che hai un cuore immaginario che soffre o qualsiasi cosa, quello fa parte di quella realizzazione di sogno e non ha niente da offrire. A volte è gradevole a volte no, ma grazie a Dio nessuno ne ha bisogno.

Che cos’è essere vero? di Karl Renz

E’ per questa ragione che la sorgente non è che un’idea. Forse si dovrebbe dire che non c’è nemmeno la sorgente. Normalmente, la sorgente è chiamata coscienza La prima luce è il padre, poi viene lo spirito che è la non-forma, e il figlio, la forma. Ma hai ragione, se esiste un padre diverso dal figlio o dal mondo, potrai domandati perché permetterebbe tanta sofferenza. Ma ciò che devi domandarti qual è la sorgente della sorgente, c’è un padre di qualsiasi cosa, cioè c’è qualcosa che genererebbe un’altra cosa o questo è un’idea?

La sorgente della sorgente, puoi chiamarla il Cuore, ma, come dal cuore non è mai uscito niente, non c’è mai stato il padre, né il figlio, né lo spirito; così il Cuore prende la forma del padre, del figlio e dello spirito. Ma il cuore non può nemmeno lui farsi soffrire. Perciò la prima sofferenza comincia con l’idea di sorgente, che sarebbe ciò che crea tutto, poi viene l’idea di creazione e di ciò che può essere creato.

Tu sei pura luce

Karl Renz: Tu sei pura luce 3éme Millénaire n. 91 – Traduzione di Luciana Scalabrini D.   Ho letto il versetto n. 24 del Vangelo di Tommaso: “C’è della luce dentro a un essere luminoso ed egli illumina il mondo. Se non l’illumina, egli è tenebra” Cosa ci dice questo? K.R.   A livello dell’assoluto, non c’è […]

La libertà senza ricerca di Karl Renz – seconda parte

D: Mi è difficile comprendere il legame tra la sorgente di quel “me” ( il ricercatore) e la sorgente di chi non ne ha.
R: Non c’è niente da rinnegare. Non c’è che il Cuore, senza secondo cuore. Il “me” è l’idea che esista un secondo cuore, che ci sia un ” me me-stesso. Il me è falso, è creato dall’immaginazione di un secondo sé. La prima esperienza “Io” ha bisogno di un secondo. Deve prima esserci chi fa l’esperienza assoluta, affinché la prima nozione “Io” sia sperimentata come la prima nozione della coscienza pura.

La libertà senza ricerca di Karl Renz – prima parte

Il cercatore non può nemmeno decidere cosa cercare. Tu non hai il libero arbitrio per poter decidere cosa cercare o non cercare. Non puoi volere ciò che vuoi. Einstein ha detto: “La sola ragione per la quale posso sopportare gli esseri umani, è che non possono volere ciò che vogliono”. Perché il momento seguente, qualunque sia il desiderio che si manifesta, è già presente.

Guerra, violenza e pace di Karl Renz

3ème Millénarie   n. 77  –  Traduzione della Dr.ssa Luciana Scalabrini 3ème: Ieri sera sono stato testimone di una discussione che mi ha turbato. Poi ho letto nel tuo libro “Per finirla con il risveglio e altri errori concettuali” un passaggio riguardo la guerra, e, vedendo ciò che succede nella realtà, sono stato sollevato. Renz: Finché […]

Senza inizio – Il risveglio non arriva mai nella vita di qualcuno di Karl Renz

Significa che il tu sei non può essere influenzato da alcuna azione o non-azione. Tu sei, malgrado ogni avvenimento e mai a causa di qualunque cosa sia. Tutto ciò che avviene in questo mondo di sensazioni non può cambiare ciò che gli è “anteriore”. Vedi totalmente che tu sei, malgrado qualsiasi cosa, che tu sei senza causa, che tu non sei qualcosa che ha una causa e un effetto. Si chiama risveglio, ma io parlerei semplicemente di un’altra “tazza di caffè”. Non è né un’esplosione di fuochi d’artificio, di luci né di scosse di un terremoto spettacolare. Non è niente di speciale.