E’ vivere! di Virgil

Testimoni di risveglio E’ vivere! Virgil Virgil Hervatin vive in Québec dal 1960. Ignorando l’esistenza di ogni dimensione spirituale, conobbe un risveglio nel 1991. In alcuni anni un numero crescente di ricercatori sono andati ad incontrarlo. Incoraggia gli interlocutori a vivere pienamente il presente e li riconduce sempre a se stessi per evitare ogni attaccamento […]

L’illusione è nella testa di Virgil

Come spiegarvi che tutto è illusione? Voi e me con tutto quello che viviamo, vediamo e facciamo! L’illusione è dappertutto. Come parlarne a qualcuno che è lui stesso nell’illusione, pensa e sogna senza un istante di respiro? Comprenderà le parole, ma replicherà subito: “è logico, non è logico, va bene, non va bene…” E’ quello che la Bibbia chiama le tenebre, l’accecamento, il disordine.

La spiritualità è la semplicità di Virgil

Quelli che non ci convincono non sono seri. E’ un gioco di parole. Degli amici dicono di preferire frequentarmi perché sono serio, e quando domando loro cosa vogliono dire con quella parola, rispondono che sono onesto, che dico la verità, non li prendo in giro e non provo a convincerli. Dunque hanno fiducia.

E’ la vigilanza! di Virgil

Il cervello è in disordine, lo vedete voi stessi. Cercate sempre qualcosa, ma non ne siete coscienti. Ciò gira in tondo dentro di voi al punto da impedirvi di sedervi in pace, anche quando non avete niente da fare!

Non è da nessuna di Virgil

Tutto ciò che vi dico è stato detto, ripetuto e pubblicato moltissime volte. E’ sempre lo stesso principio. Ma no, dite voi: la relazione è diversa dall’unità che è diversa dall’ostilità che è diversa da… Tutto è in noi. Perché dividerci con le parole? E’ quello che abbiamo imparato a scuola. La parola è diventata una specie di ordine come l’attenti nell’esercito… Tutte le parole sono ordini: relazione, amore e altre stupidaggini. Sembrano un ordine che facciamo al mercato: voglio questo e quello, e il commesso ce lo dà. Ma nell’ambito psicologico, non ci sono risposte o un ritorno diretto; allora bisogna giocare. Così è la parola che comincia; quando la pronunciamo, ci adattiamo a lei. Quando qualcuno dice “ti amo”, deve star lì. Tutto è diventato molto sofisticato con l’uso delle parole. Nell’apertura il gioco de parole finisce, non c’è che il vissuto.

E’ ora di Virgil

D:Come vedete l’evoluzione dell’umanità?
Virgil: Non avete bisogno di essere aperti o lucidi per vedere cosa sarà il nostro futuro. Ciò che siamo ora è quello che saremo domani.
Il gran disordine che viviamo oggi e che si accelera per la mondializzazione, continuerà domani. Ci sarà dappertutto nel mondo un movimento di masse enorme. Il progresso della tecnologia, dell’intellualità e della conoscenza non aiuteranno l’umanità né a progredire né a vivere meglio.

Dialoghi con Virgil

Virgil vive in Quebec dal 1961. Ignorando l’esistenza di una dimensione spirituale, ebbe un risveglio spontaneo nel 1991. In pochi anni, un numero crescente di ricercatori sono andati a incontralo. In questo colloquio esorta i suoi interlocutori a vivere pienamente il presente e li riporta sempre a loro stessi, per evitare ogni attaccamento alla propria persona o a chiunque. Secondo Virgil, “essere integrato” significa essere in uno stato dove il mondo del pensiero meccanico e dei sogni non è più in funzione.