Spiritualità e medicina dell’Ayurveda di Silvie Verbois

da 3millenaire n° 99,  a cura di L. Scalabrini

Nata in India, 7000 anni fa, l’ayurveda, filosofia, spiritualità, medicina e arte di vivere, propone un cammino di salute dove noi siamo responsabili del nostro benessere.
Considerata scienza sacra di guarigione, l’Ayurveda si basa sui Veda. Medicina ispirata il suo pensiero e la sua saggezza sono poste nel cuore dei Veda.
Ha influenzato tutte le medicine che si basano sulla perfetta salute se ascoltiamo la nostra natura e accettiamo l’evidenza della nostra appartenenza totale all’universo.
Basandosi sull’aspetto ternario, corpo, spirito e anima, di ogni essere, essa si interessa a tutti gli aspetti della vita umana, così come all’espressione delle malattie nell’ambito fisico, fisiologico, mentale e spirituale. La persona è trattata nella sua globalità e non tenendo unicamente conto delle sole manifestazioni della malattia; essa è percepita e affrontata come una combinazione dei 5 sensi, del cuore, del corpo e della coscienza.
L’Ayurveda ha una visione estremamente precisa della buona salute e prevede un certo numero  di misure per arrivarci. Nella Charaka Samhita si può leggere: “ La buona salute si  riferisce alla perfetta armonia del corpo, degli organi sensoriali, del mentale e del me(atman). A lei si connette qualche sinonimo, come: conservazione (dhari) , vita sana (jivita), equilibrio costante (nityaga), durata (anhubanda).”
È augurabile che il termine salute confermi tre sinonimi: “ la persistenza della coscienza interna, il movimento naturale della vita, il flusso ininterrotto di energia. Si aggiungerà tutto quello che necessita al corpo per sopravvivere”.

Superando molto il nostro approccio alla salute, questo modo offre l’apertura di spirito con la quale la coscienza terapeutica e la cura prevista riflettano la malattia e l’essere in sofferenza.

Fin dalla sua origine, l’Ayurveda prescrive un’igiene di vita generale e definisce delle regole di vita adattate a ciascuno pur rispettando i ritmi biologici, energetici o stagionali. Ripristina l’equilibrio tra l’essere e il suo ambiente, il corpo e lo spirito spesso in lotta: tra il corpo materiale e il corpo interiore. Insiste particolarmente sull’armonizzazione dell’essere e il suo ambiente e l’universo, cura il rafforzarsi delle difese naturali offrendo al corpo la possibilità di reagire direttamente al minimo segnale e privilegia la prevenzione.
Prevenire e anticipare  facilita l’applicazione delle cure e favorisce la guarigione.
Così l’esigenza del benessere  si rivela essenziale per giungere all’armonizzazione interiore, come prestare attenzione all’energia del respiro (prana) , perché è con lui che comincia la vita; deve perciò essere protetto per proteggere la Vita.
Altre raccomandazioni perfezionano questo approccio: essere in armonia con l’ordine universale (dharma) e con sé (coscienza); trovare la perfezione nella gestione delle ricchezze (artha), intraprendere un’attività: il benessere materiale è utile, ma il lavoro è un mezzo necessario all’esistenza; fare attenzione ai sensi e controllarli se è necessario; conservare una visione adeguata alle circostanze, liberarsi dalla dualità.

“Lo spirito, dove domina il sattva, il sé dell’individuo, atman e il corpo costituiscono la triade che definisce l’essere vivente. La persona che ha preso piena coscienza di questa unità è allora l’uomo essenziale, la vera personificazione dei veda. È lì che l’Ayurveda si manifesta nel suo splendore”.

RESPONSABILITA’

Per il pensiero ayurvedico, ciascuno è interamente responsabile del suo stato di salute. In effetti tutto procede dall’essere, dalla sua omogeneità come dal suo accordo interiore, e proviene dalla verticalità, cioè dalla naturale intesa fra i 4 Me( cakra primari) e il Sé (cakra superiore) : le sue radici e la sua sommità.

Nell ’Ayurveda e gli yoga la parola cakra illustra gli spazi attraverso cui circola l’energia sottile interna ed esterna del corpo astrale degli esseri viventi.
I cakra non sono propriamente degli organi materiali, ma delle energie delicate, delle porte, dei fori che attraversano l’essere da parte a parte. Ciascuno risponde ad un simbolo specifico e corrisponde ad un livello di coscienza, una elevazione d’anima. Nessuno è migliore o superiore all’altro, formano un tutto coerente, indivisibile, inalterabile; sono indispensabili e fondamentali per il buon funzionamento dei flussi energetici corporali.
Nel corso della vita, l’essere umano non cessa di evolvere. Luogo di comprensione e motivazione, i cakra trasportano emozioni, affettività, umori, sono veicoli preziosi della coscienza. L’energia si muove grazie a loro, anima il corpo in uno scorrere incessante e nutre il corpo della forza vitale fornita dalla natura e raccolta in ricettacoli particolari non visibili all’occhio profano.

ARMONIA

Il desiderio di vita, avere gusto alla vita e la speranza vitale sono fattori spontanei di equilibrio.
Nutrirsi bene, essere attenti a ciò che si assorbe, si pensa e si sente favorisce la pienezza e provoca la coesione tra i diversi componenti dell’essere: “ Ciò che si considera salutare e sano si riassume in ciò che non nuoce al corpo e si trova in accordo coi nostri bisogni, secondo il temperamento di ciascuno”
Una delle basi per preservare l’armonia e alimentarsi in coscienza è essere attenti a sé, saper capire i bisogni reali del corpo senza reprimerli, prendere piacere dalla vita, gustare quello che offre, condurre un’esistenza sana in accordo con la propria natura: “Colui che mangia sano e controlla la sua vita e la sua salute vivrà cent’anni”.

SISTEMA IMMUNITARIO

C’è una particolare attenzione rispetto alla qualità della vita, all’alimentazione e all’igiene personale che preservano l’immunità e rinforzano le difese immunitarie. Gli eccessi di ogni genere, esercizio fisico, digiuno, reazioni emozionali troppo vive, mangiare troppo, sono nocivi e abbassano le difese naturali. La dietetica ayurvedica insiste molto su questo punto e si mostra estremamente vigile sulle qualità nutritive e lo stato d’animo con cui sono assorbite dal corpo.

(Continua…)