Mary Eddy Baker e la Scienza cristiana di Alexandre Fischer

Dal n° 99 di 3millenaire, a cura di Luciana Scalabrini

Chi conosce oggi Mary Eddy Baker (1821- 1910) ? Pochi senza dubbio.
Tuttavia l’influenza delle sue idee nel campo della guarigione spirituale è sempre tangibile ai giorni nostri.

Nata calvinista, fragile di salute all’inizio della sua vita, la sua ricerca spirituale e lo studio approfondito della Bibbia la condussero a certezze considerate allora eretiche: Dio non è una persona, ma un Principio, la Vita, l’Amore. Gesù Cristo non è Dio incarnato, ma un uomo  divinamente ispirato  che più di tutti gli altri uomini provò cos’è Dio e ciò che fa per l’uomo.

L’uomo non è nato peccatore, ma è naturalmente spirituale e buono.
In seguito di ciò che oggi si chiamerebbe una remissione spontanea che ha messo in scacco la morte, scoprì che le guarigioni di Gesù non erano miracolose, ma la dimostrazione delle leggi spirituali universali. Questo capovolse la sua visione del male e della malattia di cui percepì la natura illusoria. Il su libro “ Scienza e salute” espone questa spiritualità pratica che intitolò “Scienza cristiana”.

DIO NON E’ UNA PERSONA; MA UN PRINCIPIO; LA VITA; L’AMORE.

Molto presto nella giovinezza Mary si ribella a un dio vendicatore, che punisce l’umanità per i suoi peccati. Il Vangelo di Giovanni descrive Dio come amore, Impossibile chiedere di più.
Per Mary Dio non è una persona: “ Se preghiamo Dio come persona corporea, questo ci impedirà di disfarci delle paure e dei dubbi umani che accompagnano questa credenza, e di conseguenza non potremo vedere le meraviglie compiute da un amore infinito, senza corpo, a cui tutto è possibile.”.

Gesù non è Dio, ma un esempio da seguire. Così ciascuno può , come fece Gesù, superare la malattia, la sofferenza grazie alla sua spiritualità.
“ Gesù insegnò il cammino della vita con la dimostrazione, affinché possiamo comprendere come quel Principio divino guarisca le malattie. Gesù presentò l’ideale di Dio meglio di ogni altro uomo. Con l’obbedienza  a Dio, dimostrò più spiritualmente che qualsiasi altro il Principio dell’Essere”.

Il primo capitolo della Genesi : “Dio creò l’uomo a sua immagine” costituisce una delle basi della guarigione. Mary rifiuta l’idea di un uomo colpito dal peccato originale, punito da Dio: “L’amore divino è capace di spezzare l’umanità creando un uomo incline al peccato e poi punendolo per averlo commesso?”

LA MALATTIA; DALLA CREDENZA ALLA GUARIGIONE:

Prima del 1866 le ricerche di Mary Eddy Baker e specialmente i suoi studi sull’omeopatia convinsero della natura mentale di tutte le malattie.
Così, già all’epoca, spiegò ciò che ora si chiama effetto placebo: “ L’autore ha attenuato il natrum muriaticum, fino a che non restasse una sola proprietà salina. Il sale, aveva perduto il suo sapore; però con una sola goccia in un bicchiere d’acqua, di cui fu somministrato un cucchiaino ogni tre ore, ha  guarito un paziente che moriva per la febbre tifoide”
“ Si fece credere a un uomo che occupava un letto nel quale un uomo era morto di colera. Presto si manifestarono i sintomi di quella malattia  e l’uomo morì.
In effetti, non aveva contratto il colera per contatto materiale, perché il letto non era stato affatto occupato da un malato morto di colera”.

A partire dal 1866 la sua visione della malattia è capovolta: “ Nei venti anni che precedettero la mia scoperta, avevo provato a rapportare tutti gli effetti fisici a una causa mentale; e verso la fine del 1866 ebbi la certezza scientifica che ogni causa è un fenomeno mentale.
La mia guarigione immediata di una ferita causata da  un incidente, ferita che la medicina e la chirurgia non potevano guarire, fu la caduta della mela che mi portò a scoprire come stare bene e come far sì che gli altri stiano ben
Anche al medico omeopata che mi curava e che si rallegrò della mia guarigione, non potei spiegare il modus del mio sollievo. Potevo solamente assicurarlo che lo Spirito divino aveva fatto il miracolo, un miracolo che era in perfetto accordo scientifico con la legge divina, così come la vidi più tardi.”.

Da allora attraverso i suoi studi sulla Bibbia, sulla ragione e la rivelazione, Mary Eddy Baker cominciò a comprendere la sua guarigione. Per lei la malattia non è più una realtà, contro cui l’uomo sarebbe impotente.

Spiega: “ La credenza errata è distrutta dalla verità. Cambiate l’evidenza, e ciò che prima sembrava reale a quella falsa credenza scompare, e la coscienza si eleva  di più”.

“ Dio, essendo il bene reale sempre presente, si inserisce nella logica divina, dove il male, il supposto contrario del bene, non è mai presente.
Ogni realtà è in Dio e nella sua creazione, armoniosa ed eterna. Ciò che crea è buono, fa tutto ciò che è fatto. Di conseguenza la sola realtà del peccato, della malattia e della morte è il fatto terribile che le irrealtà appaiano reali per la credenza umana erronea, fino a che Dio non le smaschera. Esse non sono vere perché non vengono da Dio Nella scienza cristiana apprendiamo che ogni disarmonia della conoscenza mortale o del corpo mortale è un’illusione e non possiede una realtà e un’identità  pur apparendo reale e identica”.

Precisa ancora: “ Dato che Dio è buono e che è la sorgente di ogni essere, non produce la difformità morale o fisica; dunque una tale difformità non è reale, ma è un errore, il miraggio di un errore.
In altre parole  è la coscienza  della perfezione dell’uomo che permette a Gesù di guarire i malati: “ Nella scienza divina l’uomo è la vera immagine di Dio. La natura divina fu espressa al meglio in Gesù Cristo, che proiettò sui mortali il riflesso più vero di Dio ed elevò la loro vita più in alto di quel che loro permettevano i modelli di pensiero correnti, come quelli che lo rappresentavano malato, peccatore e morente. La comprensione , simile a quella di Cristo, dell’essere scientifico e della guarigione divina conferma un Principio perfetto e un’idea perfetta, Dio perfetto e uomo perfetto, come base del pensiero e della dimostrazione”.

“ La guarigione fisica con la scienza cristiana risulta oggi, come ai tempi di Gesù, l’operazione del principio divino, davanti a cui il peccato e la malattia perdono la loro realtà nella coscienza umana e scompaiono così naturalmente come le tenebre fanno posto alla luce Oggi come allora queste opere non sono soprannaturali, ma supremamente naturali. Sono il segno d’Emmanuel, cioè Dio con noi, un’influenza divina sempre presente nella coscienza umana”.

Così la coscienza della verità caccia l’errore: “ La verità è il rimedio contro l’errore, qualsiasi ne sia la natura e la verità non distrugge ciò che non è vero. Da cui il fatto che oggi come ieri il Cristo  caccia il male e guarisce i malati”
“ La verità trasforma tutto l’organismo e può guarirlo tutto intero”.

Di conseguenza la guarigione fisica in Scienza cristiana è il risultato di un cambiamento di coscienza prodotto da Dio che ha per effetto la guarigione fisica ma anche la rigenerazione morale e spirituale. “ Una persona guarita dalla Scienza cristiana non è solo guarita dalla sua malattia, ma è progredita moralmente e spiritualmente”.

Il libro di base “ Scienza e salute con la chiave delle Scritture” include un centinaio di pagine di guarigione e rigenerazione inviate dai primi lettori del libro.
Ecco un esempio: “ Non sono mai stato un bambino robusto; avevo sempre influenze e raffreddamenti e tutta la vita avevo sofferto di mal di gola. A sette anni ho avuto un grave attacco di reumatismo articolare acuto e in seguito due attacchi meno violenti. Questi lasciarono dietro molti disturbi: debolezza, costipazione cronica e molte altre cose, tanto che la mia vita era spesso un fardello e pensavo che non avrei mai avuto sollievo nell’ambito della mia salute. Avevo perso ogni amore per Dio e ogni fede in lui.
Mi trovavo in questo stato morale e fisico, quando incontrai la Scienza Cristiana. Uno dei miei amici , vedendo la mia sofferenza, me ne parlò. Benché all’inizio non credessi in una guarigione possibile,  cominciai a leggere libri , a studiare i testi sacri, per un anno mi appassionai tanto che non lessi altro e ad un tratto mi resi conto che stavo bene senza assumere medicinali. Ero guarito! La gioia meravigliosa e l’elevazione spirituale che provai allora non possono essere descritte.”.

CONCLUSIONE

Così, le guarigioni di Gesù non sono viste come dei miracoli, ma comprese come la dimostrazione delle leggi divine spirituali, eterne, universali e sempre applicabili a ciascuno di noi. Infatti, secondo le dichiarazioni di Gesù “chi crederà in me farà le opere che faccio io”(Vangelo di Giovanni)
Gli scienziati cristiani hanno pubblicato un  numero considerevole di testimonianze di guarigione in ogni ambito della loro vita (salute fisica, relazioni tra le persone, situazioni economiche, ecc.)
Mary Eddy Baker definisce così la Scienza cristiana: “La scienza di Cristo o leggi divine della vita, della verità e dell’amore” accessibile a tutti, in tutti i tempi.