Non bisogna parlare di cancro di Maud Cousin

Dall’archivio di 3millenaire, a cura di Luciana Scalabrini.

Non bisogna parlare di cancro, ma di cancri, perché ci sono cause molteplici che giungono ad un risultato comune, cioè la moltiplicazione anomala di un certo numero di cellule che non rispondono più ai bisogni dell’organismo, ma che proliferano anche a distanza essendo trasportate dalla corrente sanguigna o dalla corrente linfatica.

Steiner pensa che nel corso dell’evoluzione la persona manchi di vitalità. La fisica è la parte materiale dell’individuo, l’eterico è la forza che comanda la vita, la forza vegetativa ( crescita) , l’astrale sono i  sentimenti, le passioni. Il me, la personalità, coordina tutto questo e impedisce che l’astrale o l’eterico debordino e che il fisico sia perturbato.

Sotto l’influenza dell’evoluzione e dei tempi moderni le passioni si esasperano, agiscono sul neuro sensoriale (tutti i sensi) e facciamo fatica ad assimilare tutto quello. Il polo neuro sensoriale ha debordato e tutte le forze neuro sensoriali  vanno ad invadere il polo eterico. La persona si indebolisce, le forze vitali diminuiscono e soprattutto ci sono dei deficit nell’ambito eterico, cioè nella crescita. Perché a  quel punto l’organismo tende a fare dei buchi, dei luoghi vuoti dove l’eterico è insufficiente. Dunque, quando c’è troppa forza neuro sensoriale, viene a mettersi in  quelle zone devitalizzate e allora c’è possibilità di crescita delle cellule che sono libere, perché non mantenute dentro l’equilibrio normale.

Il modo in cui il bambino è stato allevato, le cui forze vitali si sono sviluppate, favorirà più o meno il cancro. Le forze di crescita si sono trasformate nel corso dell’evoluzione per favorire il lavoro intellettuale, il ragionamento e, se non sono ben equilibrate, ci sono zone di devitalizzazione e questo favorirà egualmente il cancro.

Quel processo è all’inverso delle psicosi e delle nevrosi, dove, al contrario ci sono troppe forze eteriche e l’ambito dell’inconscio passa al conscio.

Perché le cellule si sviluppano? Per mancanza d’ossigeno. La vita è essenzialmente ossidativa, le combustioni avvengono con l’ossigeno. L’aria che respiriamo passa dai polmoni, poi nella circolazione e va a nutrire tutte le cellule. Ma quando i vasi si restringono o i tessuti  si ledono, le cellule mancano d’ossigeno e allora la vita si può manifestare in forma fermentativa, che consuma meno ossigeno, essendo una fermentazione lenta.

Le cellule cancerose sono cellule fermentative, cioè, in rapporto alle altre cellule, hanno il vantaggio di vivere meglio senza ossigeno. C’è dunque una lotta competitiva dove le cellule cancerose sono avvantaggiate.

Tutto ciò che migliora l’ossigenazione sembra essere un fattore molto favorevole per lottare contro il cancro. Il dott. Salmanof ha scritto un libro , la “ Saggezza del corpo”, dove, dopo aver studiato la circolazione dei capillari, curava con dei bagni, delle fasciature, delle borse  d’acqua calda. Bagni da 37 a 40 gradi con della essenza di trementina che favoriscono la dilatazione dei vasi, con canfora per gli ipotesi per permettere di nutrire meglio tutti i tessuti.
Per le affezioni respiratorie faceva delle grandi fasciature calde. Ho visto, con quel mezzo, migliorare molti disturbi respiratori e circolatori e con quello i cancri: tutto ciò che favorisce la respirazione, è favorevole.

Le fermentazioni degli zuccheri danno calore. Nella contrazione dei muscoli e nel lavoro intellettuale c’è combustione dello zucchero. I diabetici in generale non hanno cancro, aveva notato il dott. Grosron che faceva degli studi all’istituto Pasteur. Le pareti cellulari non lasciano passare lo zucchero, c’è perciò insufficienza di zucchero nelle cellule. Per prevenire il cancro, occorre fare iniezioni di acido glicolomico che diminuiscono l’impermeabilità dell’entrata dello zucchero nelle cellule, ciò che dà un pre – diabete. Cura anche da più di vent’anni in questo modo dei malati che non hanno metastasi. Le cellule cancerose sono così impoverite.

L’organismo ha delle capacità di distruggere il cancro, è anzitutto una questione di terreno. Ma è anche una questione di quantità: se l’organismo non distrugge le prime cellule, si produce una moltiplicazione abbastanza speciale. Abitualmente, quando le cellule si dividono in due, ce n’è una che resta in riposo e l’altra che lavora. Poi quando quella muore, questa che era in riposo si divide. C’è dunque una parte che resta in riposo e l’altra che lavora e muore. Nei cancri, tutte le cellule si dividono in due e, invece di avere un numero costante di cellule, quel numero si mette a crescere. La cellula si divide ogni tre mesi, quindi, prima che un cancro sia visibile, occorrono tre o quattro anni. L’organismo può distruggere un piccolo numero di cellule, ma quando il volume di cellule è cresciuto troppo, ci vuole un aiuto esterno.

Si può con l’aiuto dei test seguire le possibilità di immunità con:

— Le proteine dei dott. Verne e Augusti. Le proteine sono dei supporti all’immunità.

— Un test che mette l’emoglobina del sangue a contatto con dei veleni, ciò che permette d’avere un’idea degli stadi favorevoli per operare.

— Un test del dott. Lagard: egli esamina una goccia di sangue secco su di una lama, le cellule cancerose hanno delle pareti rovinate.

— Un test di Steiner : le cristallizzazioni sensibili. Nel sangue che è il supporto della personalità ci sono forze eteriche che agiscono sul cancro. Si mescola il sangue ad una soluzione di sale di rame e lo si lascia cristallizzare sotto l’influenza delle forze contenute nel sangue. C’è una azione diretta dalla forza di gravitazione (Nord – Sud) e le forze magnetiche e allora, secondo la maniera in cui i cristalli si depositano, se sono distribuiti regolarmente o se si hanno delle incrostazioni, si può avere tutta una topografia della persona e vedere le zone particolarmente minacciate prima ancora che il cancro si installi.

Le cellule cancerose non danno dolore, non danno disturbi se non quando bloccano delle funzioni. Così il cancro dell’intestino causa un’occlusione, ecc.

I trattamenti del cancro oggi sono molto diversi: operazioni, raggi, chemioterapia, che impediscono la moltiplicazione delle cellule.

Si sono trovati trattamenti più dolci:
— Steiner : trattamento con  il vischio, pianta parassita lunare che non segue il ciclo abituale delle stagioni, fiorisce in inverno e non tocca il sole. Gli uccelli mangiano le bacche e fanno le deiezioni sugli altri alberi dove il vischio si installa. È un buon medicamento, porta più ossigeno.

— Gli oligo elementi magnesio- rame fanno molto bene.

— I medicamenti messi a punto dal dott.Thomas che stimolano le cellule sane per aiutarle a distruggere le cellule malate.

— L’omeopatia.

— L’agopuntura e tutte le terapie di miglioramento del terreno.

— La terapia con il digiuno che permette all’organismo di eliminare i rifiuti e di concentrare l’energia sui punti malati.

— La febbre, perché le cellule cancerose non resistono alla febbre.  E’ allora il me che si sviluppa e che lotta.