Trovare la sicurezza nel cuore stesso dell’insicurezza di Edouard Salim Michel

Se un ricercatore è realmente sincero nel desiderio di conoscersi e incomincia a studiarsi, per comprendere ciò che gli impedisce la strada verso l’illuminazione, non può evitare di constatare che è, come ogni essere umano, continuamente sottoposto a una doppia paura: la paura della vita, con tutto quello che comporta, come pericoli, malattie, conflitti, drammi, accidenti di ogni specie, e la paura dello stato in cui sarà inevitabilmente dopo la morte, di cui, finchè resta ciò che è ordinariamente, non può conoscere la vera natura.

Ancorarsi nella realtà di Edouard Salim Michel

Il corpo è un aiuto e un impedimento a seconda dei casi. Quando la mente, che costituisce con il sentimento e il corpo la prima trinità nell’essere umano, non è attivamente impiegata a ricordare all’aspirante lo scopo della sua ricerca spirituale, è allora inevitabilmente il suo corpo che lo domina e utilizza la sua mente per ottenere tutto ciò che le aggrada e sfuggire a ciò che non è gradevole, per soddisfare i suoi desideri ( che non smettono di cambiare secondo le circostanze) e per assicurarsi la sopravvivenza.

Trovare la sicurezza nel cuore stesso dell’insicurezza di Edouard Salim Michael

L’essere umano ha paura di morire, una paura strettamente legata al timore di perdere il corpo fisico, a cui è così drammaticamente identificato, che è diventato lo strumento attraverso il quale gusta i piaceri del mondo dei sensi e ha una prova certa, pur limitata, di esistere. Così nutre in lui il sentimento cosciente o inconscio che senza il suo corpo, non solo cesserà di esistere, ma che perderà ogni possibilità di conoscere quei piaceri sensoriali ai quali è diventato così attaccato.