I nostri stolti non erano ancora lontani, quando uno di loro fu assalito dai dubbi. Tornando sui suoi passi, trova il monaco e gli dice: “D’accordo, ho sentito dieci grida di dolore, ma sono gli uomini che possono annegare, non gli “ahimè” e gli” ahi” e gli esseri umani si contano per testa. In conclusione, ce ne sono sempre solo nove”.
Convinto di avere a che fare con un vero pazzo, smettendo di discutere, il monaco condusse il buon uomo verso un posto dove il fiume era calmo e profondo ed esclamò indicando col dito le profondità sotto lo specchio dell’acqua:” Ecco il decimo uomo!” “Ve l’avevo detto!”disse il pazzo “Ecco il corpo del nostro povero fratello annegato” E si mise a singhiozzare “Ma sei tu, là nell’acqua!”. A queste parole il folle scoppiò a ridere “Evviva, sono io!”.
E corse alla ricerca dei suoi nove compagni per dir loro che andava tutto bene e che era lui che si era annegato. Ma erano partiti. Lui restò solo senza compagnia, nemmeno di se stesso, che si era annegato.
a cura di L. Scalabrini