La grazia di Eric Baret

3ème Millénarie n.59   D: Dopo aver fatto l’esperienza di un certo silenzio, l’essere umano vorrebbe rimanere stabile nello stato di lucidità, ma osserva che non è possibile. Per questo si mette a leggere le scritture, a incontrare i saggi. Forse studia per anni, con un grande guru, medita, pratica il pranayama, yoga, modifica l’alimentazione, […]

Un approccio corporale – seconda parte di Eric Baret

La via è lo yoga. Vostra moglie, i vostri figli, vostro fratello, il vostro lavoro, il vostro corpo: ecco lo yoga. Non potete più essere depresso quando praticate davvero lo yoga. Certo, eccezionalmente, un momento di depressione può venire, perché siete aperti alle vostre limitazioni, senza più alcuna fantasia di eliminarle. Ma vedrete: quasi istantaneamente ne vedrete la bellezza. Sentite la depressione, ma non siete più depresso. Questa restrizione vive in voi, nella vostra accoglienza. E tutto è perfetto.

Un approccio corporale – prima part di Eric Baret

3ème Millénarie n. 56 – Traduzione della Dr.ssa Luciana Scalabrini – prima parte Invitato dalla scoperta del nostro costante approccio mentale del corpo, si risveglia un a“sensazione globale della vita”. Eric Baret testimonia questa pratica dello yoga come arte d’essere gioioso. D: La scoperta corporale fa parte dell’insegnamento vedantico ? R: No. Fa parte dell’approccio […]

La spiritualità di Eric Baret

Riferirsi a un non-sapere è sacro. La spiritualità che viene dal sapere, che si impara, che si studia, non ha alcun carattere sacro. E’ una miserevole messa in scena patologica per persone che hanno paura di vivere. La spiritualità che viene dal sacro è una spiritualità non pensata, non organizzata, non elaborata, non utilizzata. Quella spiritualità là è sacra. Ma la spiritualità nel senso sacro non è un rifugio, un mezzo, una stampella per compensare la sconfitta della vita.

Per finirla con la pretesa di sofferenza in generale e dell’amore in particolare di Eric Baret

Dobbiamo constatare a qual punto stiamo sempre chiedendo il consenso di chi ci circonda. Le persone attorno non mi sono simpatiche se non supportano la mia sofferenza. Così è l’essere umano. Vuole che si rispetti la sua sofferenza: “ Ho ben il diritto di soffrire! Il mio cane è morto, sono malato, la mia donna mi ha lasciato, mio figlio è scomparso, mio marito mi tradisce … Sono ben in diritto di essere infelice!”

Le mani vuote di Eric Baret

L’epoca attuale dove l’essenza della filosofia si è perduta sotto forme d’umanesimo di ragionamento e di riflessione moralizzante senza nessuna prospettiva metafisica, fa talvolta sorgere delle nozioni di sforzo, di lasciar andare e di lavoro su di sé.
Queste immagini, ereditate da una riflessione mentale, sono basate sull’immaginario di una persona indipendente,che potrebbe lasciar andare o fare uno sforzo. Noi non siamo separati dal cosmo e incondizionati, per pretendere di avere una qualsiasi autonomia.