Paura di cosa? Paura di chi? Chi ha paura? di Jean-Marc Mantel

Per chi dunque l’ignoto è sorgente di paura? Certamente non per la coscienza- soggetto, pienezza onnipresente, libera da ogni oggetto. Ma per la persona che penso di essere, chiamata me. In effetti è “me” che è terrorizzato, e non la visione. Me designa il corpo, il mentale e la personalità, tutto ciò che la memoria ha ammassato riguardante il personaggio che credo di essere. Questo, essendo nato, deve morire. Ma quell’istante di scomparsa è l’angoscia massima, perché implica la dissoluzione di tutto ciò a cui sono attaccato.

Terapia senza terapeuta di Jean-Marc Mantel

Per la buona ragione che non può essere vista in quanto oggetto. Quando un’esperienza spirituale guarda, sorge spontaneamente, per esempio quando un bambino o un adolescente entra in una chiesa o in un tempio, ed è toccato da un sentimento che si risveglia in lui, si forma un inizio di comprensione. Si accende una lampada, che non si spegnerà mai, ma ci metterà del tempo a rivelare la sua luce. Per errore, la luce che si rivela alla coscienza del soggetto addormentato è attribuita al mondo oggettivo. Il luogo, la situazione, le circostanze, sembrano essere la causa apparente della tranquillità e del silenzio provati.