Questo blog pubblica articoli tradotti in italiano dalla rivista francese “3e millénaire”. La rivista trimestrale “3e millénaire” ha anche il suo sito web : www.revue3emillenaire.com

Vedere il gioco di Denis Marie

Abbiamo l’espressione “velo dell’illusione”. Questa formulazione può far pensare che una cosa che si chiama illusione ha il potere di mascherare un’altra cosa che si chiama verità, o realtà.
Però né l’una né l’altra hanno un’esistenza propria. Non sono che uno. Così, quello che si definisce illusione non può realmente interferire con una parte che si considera vera o reale.


L’illusione è nella testa di Virgil

Come spiegarvi che tutto è illusione? Voi e me con tutto quello che viviamo, vediamo e facciamo! L’illusione è dappertutto. Come parlarne a qualcuno che è lui stesso nell’illusione, pensa e sogna senza un istante di respiro? Comprenderà le parole, ma replicherà subito: “è logico, non è logico, va bene, non va bene…” E’ quello che la Bibbia chiama le tenebre, l’accecamento, il disordine.


Visione del Tantra di Fabrice Midal

Il tantra è una delle vette della tradizione buddista. Contrariamente a molte idee correnti, non appartiene solo al mondo tibetano, ma è rimasto vivo soprattutto in quella parte del mondo. E’ nato in India e si è diffuso in tutta l’Asia come è testimoniato a Giava, a Borobudur, che è un monumentale mandala, simbolo tantrico. Inoltre la tradizione tantrica non è solo buddista. Ci sono per esempio tantra shivaiti. E’ inutile sapere che dall’induismo o dal buddismo è partito lo sviluppo del tantra, però c’è una specificità dell’approccio buddista. Potremmo presentare le cose così: se il Budda ci insegna a entrare in rapporto con la realtà così com’è, a liberarci dall’ignoranza e dalle proiezioni che ne derivano, il tantra radicalizza quell’aspetto. Ci spinge a saltare a piedi pari nel cuore del reale.


Trovare la sicurezza nel cuore stesso dell’insicurezza di Edouard Salim Michel

Se un ricercatore è realmente sincero nel desiderio di conoscersi e incomincia a studiarsi, per comprendere ciò che gli impedisce la strada verso l’illuminazione, non può evitare di constatare che è, come ogni essere umano, continuamente sottoposto a una doppia paura: la paura della vita, con tutto quello che comporta, come pericoli, malattie, conflitti, drammi, accidenti di ogni specie, e la paura dello stato in cui sarà inevitabilmente dopo la morte, di cui, finchè resta ciò che è ordinariamente, non può conoscere la vera natura.


Ancorarsi nella realtà di Edouard Salim Michel

Il corpo è un aiuto e un impedimento a seconda dei casi. Quando la mente, che costituisce con il sentimento e il corpo la prima trinità nell’essere umano, non è attivamente impiegata a ricordare all’aspirante lo scopo della sua ricerca spirituale, è allora inevitabilmente il suo corpo che lo domina e utilizza la sua mente per ottenere tutto ciò che le aggrada e sfuggire a ciò che non è gradevole, per soddisfare i suoi desideri ( che non smettono di cambiare secondo le circostanze) e per assicurarsi la sopravvivenza.


Rendere attiva l’essenza di Josè Reyes

Generalmente guardiamo il mondo e gli eventi secondo il colore delle nostre lenti. Possiamo perciò veramente dire che è la realtà, ma bisogna precisare che si tratta di una realtà soggettiva. Per vedere che cosa è reale, non dobbiamo essere identificati. Infatti l’identificazione impedisce il contatto con la realtà e diventiamo la nostra propria realtà soggettiva. In altre parole, le mie emozioni negative per me sono vere, finchè sono identificato con loro.


Vivere con gli occhi aperti di Michael Siciliano

Le illusioni sono i veli che c’impediscono di vedere la realtà, i filtri che colorano la realtà per farne la nostra realtà.
Su di un cammino spirituale per diventare chi siamo, una delle prime tappe del lavoro che dobbiamo fare è mettere in luce le illusioni, vederle, riconoscerle. Poi si tratta di metterci in azione perché, una volta divenute coscienti le illusioni, possiamo scegliere di non lasciarci più condurre e ingannare da loro. Ritrovare la scelta delle nostre azioni ci richiederà una certa pratica, appoggiata dall’attenzione, l’intenzione, la vigilanza, la pazienza, la perseveranza.


Il sottile del sottile del sottile: Realtà di Javad Tehranian

Per sapere a che punto è reale la vita in questo mondo visibile, sensibile, abbiamo bisogno di un criterio, o di una norma, che permetta di definire la realtà e il grado di realtà della vita di tutti gli esseri esistenti.
Possiamo prendere per criterio quello che si basa sulla Verità Assoluta, essendo la realtà di tutti gli esseri esistenti, e secondo questo criterio definire la realtà e il grado di relatività della propria realtà.


La comprensione liberatrice di Francis Lucille

In un certo modo, finchè cerchiamo di sbarazzarci della sofferenza, siamo ancora condizionati da lei. Ogni azione in vista di sbarazzarcene viene dalla sofferenza e la perpetua.
Ciò che libera è la comprensione che viene dal pensiero, si potrebbe chiamare comprensione intellettuale in senso platonico. Questa comprensione avviene quando il pensiero che cerca, che domanda, si riassorbe nel vero, nella sua sorgente. Allora si produce una trasformazione, ci troviamo nella nostra libertà.


Scoprire la pace felice di Francis Lucille

La ricerca è la ricerca della pace felice. Questa è il fondo stesso del nostro essere. Non deve essere creata o ricreata. Deve essere scoperta… e ciò che la copre è un mucchio di credenze che abbiamo adottato dai nostri genitori, dalla nostra cultura, dalla nostra civiltà, che gira attorno alla nozione di essere un individuo separato. Se conducessimo una ricerca di quei momenti in cui abbiamo avuto una sensazione di mancanza, di miseria, di insoddisfazione, di paura, di frustrazione, ci condurrà sempre a quella nozione di identità separata.