Il risveglio è l’ inizio del cammino

LIONEL CRUZILLE   “IL RISVEGLIO E’ L’INIZIO DEL CAMMINO” Traduzione di Maurizio Redegoso Kharitian      La questione del risveglio é spesso soggetta a dibattito. Regnano nell’ambiente spirituale molti offuscamenti riguardanti la questione del risveglio ed anche molti sogni, estrapolazioni e puri fantasmi. Vi invito dunque alla più grande circospezione, a fare appello al vostro […]

Vedere e disillusione

ANNE – GAELLE Vedere e disillusione Traduzione Maurizio Redegoso Kharitian “La persona non realizza il cammino, in essa. E’ il cammino che realizza il proprio silenzio”   3 millénaire Insistete sul fatto che non siete risvegliata, nel senso in cui pretendete di non avere alcuna Realizzazione, e che la vostra scoperta consista piuttosto nel perdere […]

Spiritualità per forti di Jean Biès

Lamentarsi: un’attitudine sterile –- Piuttosto trattenere l’inquietudine per farne uno strumento di risveglio –- La rinascita del pensiero orientale apre nuovi orizzonti — Come giungere ad una unità spirituale autentica.– Shri Aurobindo, un visionario — Le nostre speculazioni non contribuiscono che a distrarci dall’essenziale — Vivere nella perfezione e la liberazione sarà l’età d’oro La […]

Quando la visione è la non- visione di Dominique Casterman

INEDITO            13-11-2010 La storia si svolge nell’ottavo secolo della nostra era in un gran monastero, da qualche parte in Cina. Gli amanti  del Chan conoscono bene questa storia dove quelli che si chiamano “vecchi Maestri” erano cinesi. Tra loro si trova l’insegnamento puro del Ch’an. « Il quinto patriarca Hung Jen aveva  riconosciuto in In […]

Ramana Maharshi, la sua realizzazione di Sé e la sua accessibilità di Douglas Harding

23-10 – 2010 Ramana Maharshi , la sua realizzazione di Sé e la sua accessibilità di Douglas Harding « La realizzazione di sé non è accessibile che ai più adatti…Bisogna essere capaci di sacrificare tutto alla verità. La completa rinuncia è il criterio di questa attitudine. La Grazia divina è essenziale per la Realizzazione… Essa […]

Nessun luogo dove atterrare di Karl Renz

Per me un sorso di caffè è la indicazione migliore. Non puoi chiamarlo “cuore”, non puoi bere il tuo cuore a piccoli sorsi e il nettare che puoi bere è come un nettare di seconda mano, la dolcezza del cuore è come una dolcezza di seconda mano, ecco tutto. E’ per questo che cerco sempre di indicare che, ogni volta che hai un cuore immaginario che soffre o qualsiasi cosa, quello fa parte di quella realizzazione di sogno e non ha niente da offrire. A volte è gradevole a volte no, ma grazie a Dio nessuno ne ha bisogno.