Questo blog pubblica articoli tradotti in italiano dalla rivista francese “3e millénaire”. La rivista trimestrale “3e millénaire” ha anche il suo sito web : www.revue3emillenaire.com

La seconda nascita è la nostra prima realtà di Thierry Vissac

Le tradizioni hanno scelto quel cambiamento radicale per farne un rituale (quello dei due volte nati in India o del sacramento cattolico, ecc.) che, come i rituali di oggi, ha molto perduto del suo senso primitivo. Se non è inutile segnare simbolicamente i passaggi della crescita, è inevitabile che il valore profondo del simbolo rischia di disperdersi col tempo a vantaggio della loro forma superficiale.


Nascere al proprio angelo di Patricia Montaud

Dialogare con l’angelo è una funzione, una autentica funzione biologica, una nuova funzione per tutta l’esperienza umana, una vera conquista del mondo interiore, così complessa come lo è stata la conquista del mondo esterno da sei milioni di anni che l’uomo esiste sulla terra.


La questione della rinascita di William Patrick Patterson

Si, la ricerca prosegue ma non è ancora una rinascita che voglio; il cammino era falso, ma non io. Io voglio una nuova partenza. Ed è così che mi metto a marciare in un nuovo cammino. Ma lì sono più dubbioso, meno convinto. Vedo ora che ci sono strade e incroci e non un cammino unico. E allora comincio a zigzagare da una strada all’altra, fino al punto che sento di non essere più affatto in un qualsiasi cammino. Il negare una cosa è in sé, sicuramente, un’affermazione.


Lo spirito è nella materia di Jean-E. Charon

06/09/2010 Il lettore troverà qui l’esposizione della prima versione della particella intelligente che era limitata all’elettrone e che, più tardi, si è generalizzata a tutta una classe di particelle che possiedono uno “spazio interiore”…   (Revue Teilhard de Chardin. No 79-80. ottobre 1979) Conferenza il occasione del 19° simposio internazionale Pierre Teilhard de Chardin. Chi […]


Le sette tappe della morte. Un parto alla fine dell’esistenza? di Lydia Muller

Riflettendo sulla morte, mi è apparsa un’analogia: la nascita e la morte sembrano seguire uno stesso cammino, ma per certi aspetti inverso. L’uno è il percorso eroico del bambino che lascia il suo mondo interiore per raggiungere il mondo esterno; l’altro è quello, anch’esso eroico, del morente, chiamato a staccarsi dal mondo esterno per raggiungere un mondo ai nostri occhi sconosciuto.


Nascere è “non- nascere”…senza morire di David Ciussi

In quel semplice risveglio mattutino è contenuto il segreto del passaggio dalla nascita dell’umano e del mondo. Tutta la bellezza dell’avventura umana è ritrovare quel potenziale, risvegliarsi a quel passaggio, quello della nostra origine istantanea. Si rinnova in ogni avvenimento quotidiano perché ogni luogo contiene la propria nascita. Tutti i sensi, tutte le emozioni, tutti i pensieri e le azioni nel risveglio partecipano a questa straordinaria festa della vita: imparare a non- nascere infinitamente senza morire…


Rinascere al Presente di Parvathi Nanda Nath

Che siate cosciente che succede questo, è il primo e più importante passo per risvegliarsi. Per risvegliarsi si deve avere un riconoscimento che siamo addormentati. Allora, dobbiamo osservare quando agiamo, nel momento dell’azione, nelle nostre difese, nel nostro condizionamento e nelle nostre memorie. Gli ostacoli sono mantenuti attraverso una relazione coi sensi mal compresa e per una cattiva comprensione di noi stessi come un’entità fissa nello spazio a cui tutto si rapporta. Ma è così? Questo deve essere visto. Le Yogini hanno scoperto delle tecnologie che rivelano la vera natura dello spazio, decostruendo i condizionamenti del corpo-mente, perché la realtà senza ornamenti di quello che siamo sia naturalmente espressa.



La Spiritualità di Comodo di Jean Bousquet

Dalla grande massa prima descritta escono qua e là, dalle fatiche dell’esistenza attuale, degli individui che s’interrogano sul perché di tutto questo, e non possono accettare le risposte offerte dalle diverse autorità che pretendono di insegnare, rassicurare e dirigere il cieco flusso umano. Questi non si distinguono dai primi che per la coscienza più o meno lucida, più o meno ferma che essi hanno della propria cecità e di quella dei loro simili. Ma quella coscienza dolorosa, inconsolabile, basta a modificare il loro comportamento, a farli uscire e ad allontanarli sensibilmente dal conformismo delle idee dominanti, dall’adesione alle emozioni di massa programmate, dalla ripetizione di comportamenti generati dai condizionamenti dell’ambiente.


Meditazione, energia e centro vitale di Jean Klein

Quando siamo soli, seduti in modo confortevole con il corpo immobile, una agitazione mentale impedisce ogni autentico rilassamento, ogni sensibilità e nuoce al libero gioco della respirazione…la potenza dei nostri condizionamenti non ci permette di essere vigili e silenziosi.