La condizione ordinaria dell’essere umano è una sorta di falsa non–dualità per la quale non diamo diritto all’altro di essere pienamente un altro, cioè differente da noi. E quando dico l’altro, non si tratta solo degli esseri umani, ma di tutto ciò che con cui entriamo in relazione duale, quella del soggetto e l’oggetto, quella del me e del non me.
Questo blog pubblica articoli tradotti in italiano dalla rivista francese “3e millénaire”. La rivista trimestrale “3e millénaire” ha anche il suo sito web : www.revue3emillenaire.com
Energia e osservazione di J. Krishnamurti
Per scoprire cosa è vivere, ci occorre avere non solo dell’energia, ma anche una qualità di passione… Perché esista quella passione, bisogna domandarci da dove viene la perdita d’energia. E’ facile vedere che è una perdita d’energia seguire qualcuno, capite? Avere un leader, un guru, perché, quando seguite, imitate, copiate, ubbidite, stabilite un’autorità, di conseguenza la vostra energia è diluita.
La dimora del silenzio, una energia non cerebrale di Vimala Thakar
Quella energia, quella sensibilità, è diversa dalla sentimentalità o dall’affettività, che non sono che rughe del piano mentale. Usiamo il termine sensibilità per quell’energia non cerebrale, che non è una parte di ciò che, in modo vago, ereditiamo. Quelle energie cerebrali, quelle del cervello, fanno parte della nostra eredità. Una parte è ereditata, un’altra coltivata da noi stessi, un’altra formata dalla società, ecc. Noi siamo il prodotto di numerosi condizionamenti.
L’emozione essenziale di Eric Baret
Se ogni volta che vedete le notizie alla televisione, siete traumatizzati dalle immagini dei bambini assassinati in Irak o altrove, astenetevi dal guardare la televisione. E’ una fuga, ma risponde alla non disponibilità del momento e deve essere ascoltata per potervi lasciare un giorno. Un militare avrà un altro sguardo!
Nova di Stephen Jourdain
Quando entra nell’adolescenza, il Cielo stesso cade su Jourdain: accesso folgorante a una conoscenza di Sé vera. In una frazione di secondo, il corso della sua vita è cambiato; per lui ormai c’è prima del “risveglio” e dopo. Le fate buone vissute nell’infanzia sono per sempre relegate tra le cose non significative. L’insieme dei brani che si riferiscono a quella illuminazione decisiva sono stati intitolati L’EVEIL.
Il processo di simbolizzazione: decadimento e redenzione di Stephen Jourdain
Il nostro essere interiore è, infatti, eternamente in posizione di lettura. E la vita interiore abituale non è che la degradazione di questa caratteristica della nostra mente. Dal momento in cui abbiamo l’intuizione, (che dovrebbe mostrarci che ci relazioniamo con del senso con l’intermediazione dei segni), comprendiamo molto bene che l’atto fondamentale della mente è un atto di lettura.
Il giusto mezzo di Yen Chan
L’ultimo morfema, che ci interessa particolarmente qui, ha per traduzione “assenza di fuoco”. E’ diametralmente opposto al principale carattere usato per definire l’energia nel contesto delle pratiche taoiste e che suggerisce, come abbiamo visto prima, un fuoco di cottura. Ecco che è sviante e, come sempre in un contesto tradizionale, è alla pratica la responsabilità di farci capire e realizzare di che si tratta.
Dall’energetica alla Coscienza di Erik Sablé
La nostra epoca concepisce facilmente che al di là della materia si trova l’energia; e si concepisce altrettanto facilmente che Dio sia energia, cioè qualcosa di impersonale. Pertanto, quel termine energia resta vago, è spesso preso come sinonimo di forza o di potere, una nozione che si associa a quella di vibrazione. L’energia è qualcosa che si trova al di là della materia; la materia che può trasformarsi in energia e l’energia cristallizzarsi in materia. E’ evidentemente un modo di non affrontare il problema, perché l’energia non può essere il fondamento ultimo della vita e del mondo.
Atto di coscienza = Atto di fede di Stephen Jourdain
E’ un punto molto caldo, molto difficile, e particolarmente ribelle alla concettualizzazione. Ma per restare molto concreto, dirò che dall’istante in cui quella “cosa” è apparsa in me, molto tempo fa, immediatamente subito dopo, sono stato molto intrigato ( ma senza inquietudine malgrado le mie origini atee) nel vedermi obbligato a notare che, nel seno di quel Dio profano che è la coscienza pura, c’era l’ impressionante ritorno in forza della vecchia nozione cristiana di fede.
La via suprema di Man Yan Hor
Un uomo ordinario, che non è in un cammino di conoscenza di sé, può rivolgersi a dei mezzi che la vita moderna gli offre: club di sport, fitness, ecc. E’ un modo per decongestionarsi, di fronte ai contrasti generati dalla vita moderna. E’ anche un modo per ritornare al momento presente, che momentaneamente dà sollievo. In termini delle sue risorse energetiche, non è il mezzo migliore.